Articoli pubblicati di Elisa Mauro

Ignacio Berroa
Codes

Blue Note Records, 0946 3 56845 2 0

Quando un paese non permette la parola cacofonica, gli imperativi non passano per vie diverse dall'omologazione restrittiva, dai silenzi uguali e sottomessi di gente distrutta dalle lotte, dagli embarghi, dal sangue, non è permesso attingere da culture vicine, eppur così lontane, fonti imprescindibili di libera espressione musicale. Totalitarismi. In questo clima si sviscera l'arte di Ignacio Berroa, batterista cubano, amante del jazz made in U.S.A. Troppo americano. Affiancando celebri nomi di una scena musicale globalizzata, come Dizzi Gillespie, Tito Puente, Jaco Pastorius, Chik Corea, Ignacio a dodici anni comincia ad amare la musica attraverso un violino e i dischi di Glenn Miller. Solo negli anni '70 dà origine alla sua ascesa al potere come il dominatore tra tutti i batteristi. Lo dimostra il suo primo album da integerrimo solista, o forse protagonista, dato che decide di essere affiancato da un calibro di musicisti eccellenti.

Pubblicato su Musikbox, rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo

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