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Ljibra
Colori
VELUT LUNA 094
È jazz e pop. È musica italiana e musica nascente. È suono ricercato e canto leggiadro. È l'album dei Ljibra, nuova formazione nostrana di energie improvvisate e sapienti melodie acustiche. Voce impeccabile (Rossana Corvaglia) e strumenti basilari (Luca Rossetti, pianoforte e Francesco Gorini, chitarra acustica) si sostengono tra parole genuine, ma attive come i sorrisi sulle bocche degli sciocchi, a cui non č stata mai data la riconoscenza debita. L'allegria e la sapienza di Luca Rossetti, artefice della dozzina di tinte che dipingono questa raccolta di Colori, non smentiscono l'entusiasmo iniziale che mi ha accompagnato nell'ascolto dei primi brani. Anche successivamente continuo a sostenere la mia tesi. Bellissime melodie e intrecci meritevoli di lode. Le percussioni sono lasciate alla maestria di Beppe Gioacchini, al basso, indiscutibilmente acustico, le mani di Daniele Scaravelli e alla batteria il talento di Sergio Mazzei. Dodici titoli che potrebbero (almeno in parte) racchiudere una battuta pubblicitaria, o il senso di un omaggio, o l'augurio pių lontano e sentito che qualcuno possa indirizzare a questa variopinta famiglia di musicisti."Oltre le parole" e senza ulteriori convenevoli, mi tingo di queste nuance appetibili come "La luna e l'ulivo" o "La stagione degli abbracci", senza tralasciare un solo "Battito d'ali"e per inneggiare sempre e "Solo l'amore", "Immagino" che per voi, ragazzi, con questo album si stia aprendo "Un gran giorno".
Pubblicato su Musikbox, rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo
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