Articoli pubblicati di Elisa Mauro

Mau Mau
Dea

Questo ultimo lavoro dei Mau Mau, gruppo piemontese di quindici anni, brucia come il sole del Marrakech e ondeggia come i mari lontani dei Tropici. Dea è il salto nel buio di un impavido gruppo variegato, composto, per amor di cronaca, da tre artisti, Luca Morino, Fabio Barovero e Bienvenu Nsongan, ma che, per amor di verità, vive nella collaborazione di una miriade di artisti provenienti dalle più calde zone musicali del mondo, escluso, ovviamente, il Piemonte. Brani che si concedono a melodie forsennate, veloci e ribelli, come il popolo nuovo che nasce dalle vecchie diaspore. Nessuna pietà per la rilassatezza, tutto è frenesia strumentale, come dimostra Cannibal, dove il grido dei musicisti diventa l'urlo della giustizia e del rispetto. Anche Dea ricorda i suoni popolari e folk che non amano rinchiudersi in un'unica residenza, ma attingono ai crogiuoli più variopinti del mondo. "Delirio dà delirio ma di regole si muore" dice La Casa Brucia e i Sud Sound System ci lasciano il vino salentino in bocca con quelle fantastiche pronunce, quando Don Rico e Terron Fabio, con una leggerezza tutta leccese, ci consigliano di guardare sempre avanti, ricordandoci che indietro non si può tornare.
I Mau Mau sperimentano suoni sempre nuovi grazie ai mille viaggi compiuti, che non rinchiudono le musicalità nel freddo Piemonte, ma si aprono a tutto il mondo, ai suoi strumenti, alle sue voci persistenti e fugaci.
Non mancano dolci ritmi, creati per dimostrare la versatilità sonora di questi artisti, come palesano Bentornata nel campo e Souvenir de Tulum, in cui il fantomatico piano si sviscera per impiantarsi su effetti speciali fatti di extra drum e scratches.

Pubblicato su Musikbox, rivista di cultura musicale e guida ragionata al collezionismo

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